Un'antenna elicoidale è un'antenna costituita da uno o più fili conduttori avvolti nella forma di un'elica. Un'antenna elicoidale costituita da un filo a elica, il tipo più comune, è chiamata monofilare, mentre antenne con due o quattro fili in un'elica sono chiamate bifilari, o quadrifilari, rispettivamente.
Nella maggior parte dei casi, le antenne elicoidali direzionali vengono montate su un piano di massa, mentre i modelli omnidirezionali potrebbero non esserlo. La linea di alimentazione viene connessa tra la parte inferiore dell'elica e il piano di massa. Le antenne elicoidali possono operare in uno di due modi principali: normale o assiale.
Nel modo normale e si parla di antenna elicoidale broadside[1], il diametro ed il passo dell'antenna sono piccoli rispetto alla lunghezza d'onda. L'antenna agisce in modo simile a un dipolo o a un monopolo corto, equivalente a un'antenna verticale a un quarto d'onda e il diagramma di radiazione, come per queste antenne è omnidirezionale, con radiazione massima perpendicolare all'asse dell'elica. Per le progettazioni monofilari la radiazione è polarizzata linearmente in direzione parallela all'asse dell'elica. Queste sono usate come antenne compatte per palmari portatili e per il montaggio di ricetrasmettitori su veicoli mobili e, in scala più ampia, come antenne televisive UHF. Nelle implementazioni bifilari o quadrifilari, è possibile ottenere radiazione broadside[1] polarizzata circolarmente.
Nel modo assiale e si parla di antenna elicoidale end fire[1], il diametro ed il passo dell'elica sono confrontabili con la lunghezza d'onda. L'antenna funziona come un'antenna direzionale che irradia un fascio dalle estremità dell'elica, lungo l'asse dell'antenna. Essa irradia onde radio polarizzata circolarmente. Queste antenne sono usate per le comunicazioni satellitari. Il funzionamento in modalità assiale fu scoperto dal fisico John D. Kraus[2]